Think Like A Futurist

Il sottotitolo di questo libro di Cecily Sommers recita “Sapere cosa cambia, cosa non cambia e cosa succederà in futuro“. Think Like A Futurist mostra come seguire i cambiamenti, esplorare le domande e impegnarsi in un nuovo pensiero che colleghi le pressioni di oggi con le realtà di domani.

Il libro esplora domande quali: Dove emergeranno i nuovi mercati nei prossimi 5-10-25 anni? Quali saranno i grandi temi del giorno? Come si adatteranno lo stile di vita, i costumi sociali e le politiche? E quale sarà il nostro ruolo in questo futuro?

Tempo di lettura stimato: 6 minuti

Nel complesso, si tratta di un libro di 254 pagine, compreso l’indice, scritto a un livello pratico che, dopo uno studio più approfondito in seguito a una prima lettura, fornisce una metodologia per anticipare il futuro e agire per raggiungerlo.

“Molte persone pensano che cercare di essere creativi sia come cercare di rilassarsi: è un ossimoro impossibile. Il processo di pensare in maniera creativa può essere insegnato, replicato, allenato e padroneggiato.”

Le quattro forze del cambiamento

Nella prima parte di Think Like A Futurist, l’autrice presenta un modello per comprendere i fattori che influenzano il nostro futuro. Come l’idrogeno, l’azoto, il carbonio e lo zolfo sono gli elementi alla base di ogni forma di vita, queste quattro forze sono alla base di ogni cambiamento futuro:

• Risorse – comprendono materiali, spazio e persone, tutto ciò che è a nostra disposizione.
• Tecnologia – la nostra tecnologia progredisce dapprima con scoperte, poi con miglioramenti incrementali, seguiti da ulteriori esplosioni di innovazione.
• Demografia – in termini di generazioni, tassi di natalità e composizione etnica di una società.
• Governo – è il più reattivo di questi fattori. Mentre potrebbero volerci centinaia di anni per trovare nuove fonti di energia, i governi possono agire rapidamente per rispondere alle esigenze della società attraverso incentivi e tasse.

Nei secoli, l’umanità è stata in grado di sfruttare il potere delle quattro forze per sopravvivere prima e progredire poi.

Risorse

Poiché la disponibilità di Risorse è alla base della nostra sopravvivenza, esse sono la prima forza fondamentale del sistema. È anche quella che si muove più lentamente, fatta eccezione per i grandi eventi naturali, come uno tsunami, un terremoto o un uragano.

Tecnologie

Le Tecnologie sono al secondo livello perché è grazie a loro che siamo in grado di estrarre le Risorse e trasformarle in prodotti e “capacità” che permettono l’evoluzione del nostro mondo. Esse ci permettono anche di estendere le capacità del nostro corpo, come la visione microscopica delle strutture fisiche e la visione macroscopica dello spazio e dei pianeti.

Demografia

La Demografia è al terzo livello perché grazie al lavoro fisico e intellettuale produciamo oggetti e nuova conoscenza; così possiamo creare nuove tecnologie e intervenire sulla realtà fisica. Inoltre “produciamo nuove persone” che consentono all’umanità di crescere. Diventa importante la composizione demografica: quanti giovani e quanti anziani, quante donne e quanti uomini, quali modelli sociali crescono e si affermano e quali scompaiono nel tempo.

Governo

Infine i sistemi di Governo che regolano come le persone interagiscono, come la ricchezza può essere prodotta e come può essere redistribuita per assicurare la sopravvivenza e la prosperità di tutti. Al primo livello ci sono le leggi, poi le regole dei mercati. Diversi sistemi di governo e diversi sitemi di regolazione del mercato possono indirizzare l’evoluzione della società in una direzione o un’altra. È la più reattiva perché determinata da scelte intenzionali.

La Zona della Scoperta

Così l’autrice chiama il percorso che descrive nella seconda parte di Think Like a Futurist: Define, Discover, Distill.

La Zona della Scoperta (Zone of Discovery – ZoD) adotta un approccio left brain – right brain – left brain (L-R-L) per rispondere alle domande “Chi sei tu?” e “Dove stai andando?“.

Define – ovvero definire le giuste domande nell’emisfero sinistro del cervello.

Discover – le attività specifiche di questa fase (emisfero destro del cervello) sono diverse da persona a persona e da azienda ad azienda ma seguono uno stesso percorso: “versare e mescolare”, “giocare e fare”, “sognare e progettare”.

Distill – di nuovo con l’emisfero sinistro del cervello per articolare una definizione formale, razionale del risultato atteso.

Al termine del percorso, emerge un Now-To-Future Portfolio di soluzioni a breve, medio e lungo termine che assicurano quello che l’autrice chiama R³OI – resilienza, rilevanza e ricavi – e che sono modellate su chi siete e dove state andando.

Se l’evoluzione delle quattro forze è prevedibile, quello che non possiamo prevedere sono i risultati che l’evoluzione porterà con se. Così, il potere che abbiamo di compiere scelte è l’unica reale possibilità per influenzare il futuro.

I concetti descritti includono la creazione di una visione condivisa per allineare i team, il lavoro a ritroso per pianificare le attività e la suddivisione delle iniziative in base a ciò che si può facilmente realizzare in tempi brevi rispetto a progetti difficili e a lungo termine.

Sommers fornisce molti utili esempi tratti dalla sua attività di consulenza; la maggior parte di questi esempi considera il futuro in termini di definizione di uno stato futuro desiderato per un’organizzazione.

Conclusioni

Cecily Sommers mostra come applicare l’attenzione e le strategie a lungo termine a esigenze diverse: le previsioni del settore, le sfide dell’innovazione, lo sviluppo della leadership o la protezione del futuro di un marchio.

“Comprendendo i cambiamenti che si intersecano e che un giorno potrebbero avere un impatto sulla vostra organizzazione, potrete individuare prontamente le tendenze emergenti e i cambiamenti del mercato, scoprendo le opportunità all’orizzonte.”

Il libro offre un’ottima miscela di realtà pratica, filosofia ed esecuzione pratica. Si adatta bene alle discussioni attuali su come guidare l'”innovazione” o, meglio, la creatività all’interno delle aziende, grandi o piccole che siano.

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